I Progetti

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I COSTUMI MUSICALI DELLA SARDEGNA

Il presente progetto prevede un lavoro comune tra le Pro Loco sedi si servizio civile che operano nella regione sarda, tutte sedi afferenti all’UNPLI, l’ente proponente il presente progetto. L’UNPLI è iscritta nel registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale - legge 7 dicembre 2000, n.383, all’Albo nazionale del Servizio Civile Nazionale - Legge 6 marzo 2001, n. 64. ed è inoltre riconosciuta dalla Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO quale Associazione che persegue con forte impegno, la promozione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Dell’Unione Pro Loco d’Italia oggi è ampiamente riconosciuto e valorizzato il ruolo sociale da parte del Ministero della Solidarietà Sociale, del Ministero dei Beni Culturali, da quello degli Interni e dalla Presidenza del Consiglio, con i quali intrattiene continui e fruttuosi rapporti di collaborazione.

L’UNPLI conta oggi circa 600.000 soci suddivisi in più di 6.000 Pro Loco iscritte a livello nazionale, delle quali 345 registrate al 2013 in Sardegna.

Le sedi di Servizio Civile che presentano il presente progetto sono:
La sede regionale di Unpli Medio Campidano, unica per tutta la provincia e capofila di progetto, le pro loco di Pula e Uta della provincia di Cagliari, Santadi (CI) e Tuili (Medio Campidano), Mamoiada (NU), Arzana  e Perdasefogu (Ogliastra) e del comune di Ossi (SS).


La regione sarda è famosa per il suo grande patrimonio archeo antropologico che registra origini antichissime dell’insediamento umano e quindi detentrice di un grande messaggio di fierezza identitaria.

Il racconto della storia di questa regione è una continua rappresentazione che va dall’esistenza di unità abitative uniche (nuraghi) a testimonianze di fede religiosa (retabli), ma anche il paesaggio, a tratti quasi selvaggio, fa percepire la vera natura dell’isola e dei suoi abitanti: vivi, indomabili e unici.
Un territorio caratterizzato da una forte vocazione culturale che si riscontra nell’ampio patrimonio costituito dalle testimonianze archeologiche e artistiche presenti, dalle sua rinomate tradizioni enogastronomiche e dall’insieme di tradizioni orali, di pratiche sociali, di conoscenze e di saperi che ne costituiscono il “Folklore” (ovvero il sapere del popolo).

Le Pro Loco, associazioni che per spirito costitutivo sono a favore del territorio ed esprimono la propria vocazione nella sensibilità verso la salvaguardia di tutte le forme in cui il territorio stesso e la sua cultura si manifestano, con il progetto “I COSTUMI” MUSICALI NELLA TRADIZIONE SARDA” intendono, grazie all’impegno di giovani Volontari in Servizio Civile – sotto la guida attenta dell’O.L.P. - porre in essere azioni tese al raggiungimento degli obiettivi propri della Legge 64/01 che tra le proprie finalità mira a “partecipare alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio della Nazione” e “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani”.
Il contesto territoriale in cui è calato il progetto è un’area dotata di una forte caratterizzazione culturale ma, nel contempo, manca di comportamenti integrati che possano sistematicamente generare nuovo valore.

Molti, infatti, sono gli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale della Regione, ma nella maggior parte dei casi si tratta di iniziative sporadiche e di scarsa incisività proprio per la mancanza di sinergia tra tutti gli enti che si occupano di sviluppo del territorio.

Le Pro Loco, presenti in maniera capillare, attraverso il presente progetto vogliono poter essere l’anello di congiunzione tra le varie realtà operanti sul territorio (Regione, Provincia, Comuni, Associazioni territoriali, ecc) ponendosi come parte attiva di una strategia di sistema mirante, attraverso la tutela e la promozione delle risorse esistenti, alla valorizzazione di vocazioni e di opportunità locali.

Tenendo presente che il nostro patrimonio culturale materiale ed immateriale è talmente immenso, un lavoro di riordino, di riscoperta e di valorizzazione, è indispensabile per il bene in “se per se” nonché per la sua fruizione e promozione.

Pertanto occorre intervenire su questi “beni” nell’immediato attraverso una seria programmazione, in quanto, col passare del tempo, riuscirebbe sempre più difficile recuperare in pieno una struttura abbandonata o danneggiata, così come, col passare degli anni, anche le tradizioni e le culture d’un tempo difficilmente si potrebbero rispolverare e tramandare, senza le testimonianze di chi le ha vissute.

Le Pro Loco, sensibili a queste problematiche anche per il ruolo istituzionale che rivestono, già da qualche anno, attraverso l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia l'UNPLI (che da quest'anno è riconosciuta dall'UNESCO come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale), stanno dando corpo ad iniziative (fra tutte S.O.S. Patrimonio Immateriale) atte a difendere e valorizzare le ricchezze materiali ed immateriali di cui i territori dispongono.

Il progetto vuol rappresentare una risposta concreta alle problematiche di cui sopra, attraverso l’individuazione di finalità ed obiettivi generali, programmati in tre-cinque anni, nonché di obiettivi specifici da raggiungere entro l’arco di dodici mesi.

Con il presente progetto si intende approfondire la storia del popolo sardo attraverso i suoi “Costumi” musicali costituiti da strumenti tradizionali, dai canti popolari e dalla gestualità del ballo popolare, una scelta specifica fatta in seguito ad una attenta osservazione del contesto. Quanto verrà raccolto nel lavoro di ricerca, catalogazione ed elaborazione dai volontari, sarà reso completamente fruibile servendosi della opportunità rappresentata dai nuovi strumenti di comunicazione costituiti dai cosiddetti canali Web.2.0

E’ questo un lavoro che solo le pro loco, nel loro incessante lavoro di recupero e salvaguardia del patrimonio culturale, materiale ed immateriale, possono svolgere, proprio perché riconosciute sentinelle delle risorse di quel patrimonio culturale a rischio di sgretolamento ed annullamento con l’incedere impietoso del tempo.

Il progetto intende realizzare azioni che favoriscano il raggiungimento i seguenti obbietivi:

  • Favorire la conoscenza e la presa di coscienza dei residenti, giovani in particolare, sulle risorse presenti sul proprio territorio, sul loro valore storico e culturale e, conseguentemente, sulle potenzialità economiche che queste rappresentano
  • Perfezionare e completare la ricerca e catalogazione delle risorse culturali presenti sul territorio (partendo da quelle già avviate in precedenti iniziative, anche di progetti di Servizio Civile) attraverso una collaborazione attiva con le istituzioni e le associazioni al fine di ricostruire il tessuto culturale e l’identità dei territori.

seguendo le seguenti direttrici operative:

1) Catalogazione digitale e non dei beni materiali e immateriali;
2) Valorizzazione e promozione culturale
3) Disseminazione conoscenze acquisite sui beni culturali presenti sul territorio.
Sulla scorta delle tre direttrici sopra citate, è stato individuato l’obiettivo primario così espresso:
Sensibilizzazione dei residenti sul valore del patrimonio culturale materiale ed immateriale regionale attraverso la catalogazione digitale e la valorizzazione dei suoni (strumenti musicali tradizionali), delle voci (cori e canti popolari) e della rievocazione delle attività (balli popolari) del popolo sardo.

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