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Parrocchiale di San Bartolomeo (XVI sec.) |
Scenario
indiscusso dei festeggiamenti del Santo patrono è l’intero paese, che viene
attraversato dal corteo professionale.
I momenti più solenni legati alla
festività, si svolgono tuttavia nella chiesa parrocchiale omonima, che sorge
all’ingresso del paese, in prossimità della sede del Comune.
La chiesa è
un edificio di ampie proporzioni, che si sviluppa in un’ aula unica e che è
rinforzato all’esterno da robusti contrafforti entro i quali trovano spazio le
cappelle laterali, secondo una tipologia piuttosto diffusa nelle architetture
religiose del Sassarese.
La
parrocchiale fu inserita negli anni 1553-1555 dall’Arcivescovo turritano
Salvatore Alepus nell’itinerario pastorale della diocesi di Torres.
Da questa
visita apprendiamo che, oltre l’altare maggiore, la chiesa disponeva di sei
cappelle laterali, dedicate a S. Maria della Rosa, a S. Lucia, S. Antonio, a S.
Giuliano, a S. Giovanni Evangelista, al Crocifisso.
La navata è
percorsa, all’imposta della botte, da un cornicione aggettante liscio; l’arco
d’immissione, nelle cappelle laterali, è a tutto sesto, in corrispondenza del
quale si trovano degli oculi che attraversano i
lati lunghi dell’edificio.
All’interno
dell’edificio, in asse con l’ingresso principale, si trova un ballatoio,
elemento caratterizzante le architetture gesuitiche che, in qualche modo,
insieme ad altri elementi stilistici, lo collocherebbero cronologicamente nella
prima metà del XVI secolo.
Nella
seconda cappella a sinistra e nella prima a destra si segnala la presenza di
due grandi dipinti del XVIII secolo che rappresentano rispettivamente il
martirio di S. Gavino, Proto e Gianuario, attribuito dal manoscritto prima
citato al pittore Girolamo Roffino, e le anime purganti, di cui è sconosciuto
l’autore.
Due secoli
dopo la sua costruzione, alcuni altari furono rinnovati e l’edificio continuò a
subire, a partire dal 1700 e nei secoli successivi, rinnovamenti anche
strutturali con la navata allungata di due cappelle, la ricostruzione
dell’abside, il campanile abbattuto e ricostruito sul lato opposto.
E’ segnato da un cornicione aggettante ed aperto da un finestrone rettangolare, decorato con un motivo elicoidale; la sommità della facciata presenta due pinnacoli di coronamento.