mercoledì 27 aprile 2016

La Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo

Parrocchiale di San Bartolomeo (XVI sec.)
Parrocchiale di San Bartolomeo (XVI sec.)
Scenario indiscusso dei festeggiamenti del Santo patrono è l’intero paese, che viene attraversato dal corteo professionale. 

I momenti più solenni legati alla festività, si svolgono tuttavia nella chiesa parrocchiale omonima, che sorge all’ingresso del paese, in prossimità della sede del Comune.

La chiesa è un edificio di ampie proporzioni, che si sviluppa in un’ aula unica e che è rinforzato all’esterno da robusti contrafforti entro i quali trovano spazio le cappelle laterali, secondo una tipologia piuttosto diffusa nelle architetture religiose del Sassarese.

La parrocchiale fu inserita negli anni 1553-1555 dall’Arcivescovo turritano Salvatore Alepus nell’itinerario pastorale della diocesi di Torres. 

Da questa visita apprendiamo che, oltre l’altare maggiore, la chiesa disponeva di sei cappelle laterali, dedicate a S. Maria della Rosa, a S. Lucia, S. Antonio, a S. Giuliano, a S. Giovanni Evangelista, al Crocifisso.

La navata è percorsa, all’imposta della botte, da un cornicione aggettante liscio; l’arco d’immissione, nelle cappelle laterali, è a tutto sesto, in corrispondenza del quale si trovano degli oculi che attraversano i  lati lunghi dell’edificio.

All’interno dell’edificio, in asse con l’ingresso principale, si trova un ballatoio, elemento caratterizzante le architetture gesuitiche che, in qualche modo, insieme ad altri elementi stilistici, lo collocherebbero cronologicamente nella prima metà del XVI secolo.

Nella seconda cappella a sinistra e nella prima a destra si segnala la presenza di due grandi dipinti del XVIII secolo che rappresentano rispettivamente il martirio di S. Gavino, Proto e Gianuario, attribuito dal manoscritto prima citato al pittore Girolamo Roffino, e le anime purganti, di cui è sconosciuto l’autore.

Due secoli dopo la sua costruzione, alcuni altari furono rinnovati e l’edificio continuò a subire, a partire dal 1700 e nei secoli successivi, rinnovamenti anche strutturali con la navata allungata di due cappelle, la ricostruzione dell’abside, il campanile abbattuto e ricostruito sul lato opposto.

Il prospetto principale è dominato dal portale centinato a timpano spezzato su lesene scanalate. 

E’ segnato da un cornicione aggettante ed aperto da un finestrone rettangolare, decorato con un motivo elicoidale; la sommità della facciata presenta due pinnacoli di coronamento.