domenica 20 marzo 2016

Il Retablo del Maestro di Castelsardo

"Il Capolavoro"


All'interno della parrocchiale di Tuili, dedicata a S. Pietro Apostolo, è possibile ammirare, fra diverse opere d’arte, un capolavoro del rinascimento sardo: "Il retablo del Maestro di Castelsardo".

I retabli secondo l’etimologia del loro nome retro tabula che significa dietro l’altare, venivano posti dietro la mensa in cui si officiava il rito eucaristico.

Si tratta di una pala d’altare, divisa in scompartimenti dipinti di varie forme e grandezze; i soggetti rappresentati erano sacri e riguardavano la vita dei santi e episodi della vita di Gesù.

Questa opera fu voluta dai coniugi di Santa Cruz , Giovanni e sua moglie Violante, feudatari del paese di Tuili; questo atto è testimoniato dal contratto che i coniugi firmarono davanti al notaio Carnicer di Cagliari il 4 giugno del 1500, dove si impegnarono a costituire un vitalizio annuo in favore del nobile Nicolò Gessa per pagare il retablo che avevano fatto dipingere per la loro chiesa di San Pietro.

Questo atto è molto importante perché ci permette di datare l’opera e inoltre testimonia il fatto che l’opera non lasciò mai il suo luogo d’origine.

Il retablo che si trova nella prima cappella  a destra per chi entra dall'ingresso principale, è alto 5,50 metri e largo 3,50; dal 1893 è stata dichiarato “Monumento Nazionale” da parte della Sovrintendenza ai Monumenti.

Lo schema decorativo è quello tipico dei retabli, dove nello scompartimento centrale è raffigurata la Vergine, in questo caso seduta in trono, e nello scompartimento superiore la crocifissione mentre in quelli laterali sono rappresentati santi o episodi della loro vita così pure nella predella.

Nel retablo di Tuili negli scompartimenti laterali sono dipinti:
  • San Michele
  • San Giacomo Maggiore
  • San Pietro e San Paolo
Nella predella episodi della vita di San Pietro e nei polvaroli undici figure di santi.

Il retablo in questione è opera del Maestro di Castelsardo, artista di cui non sono note le generalità.

Si pensa non fosse sardo, si presume potesse essersi formato in una scuola barcellonese e poi trasferitosi in Sardegna dove lavorò.

L’appellativo di Maestro di Castelsardo è dovuto al fatto che la prima opera a lui attribuita è tuttora conservata nella cattedrale di Sant'Antonio Abate a Castelsardo (SS).

lunedì 14 marzo 2016

Il Centro Storico di Tuili

"Una Perla Rara"


Situato ai piedi dell'altopiano della giara, il piccolo paese di Tuili vanta uno dei centri storici meglio conservati della Sardegna. 

La coesione delle tipiche "case a corte", riconoscibili dai maestosi portali con le semplici e umili case contadine e l' alternanza con le nobili ville padronali, ci rimanda all'eredita' lasciataci dalla dominazione coloniale spagnola.

Il paese, sviluppatosi attorno a un nucleo situato sull'altura dove ora sorge la Chiesa di San Pietro, nel tempo si e' espanso a macchia d' olio andando ad occupare lo spazio che anticamente apparteneva a un villaggio romano. 

Data la sua originale conformazione architettonica, la sovrintendenza ai beni culturali e artistici di Cagliari ha imposto il vincolo paesaggistico cui e' seguita una politica comune, mirata alla conservazione e al restauro con interventi sia pubblici che privati. 

Il riutilizzo di materiali tipici del luogo, un'attenta cura nella definizione dei dettagli e il senso di pace e tranquillità che caratterizza il luogo hanno conferito al paese un'atmosfera d’altri tempi che il visitatore può assaporare passeggiando nelle deliziose viuzze del centro storico, come in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo…

L'Altopiano della Giara


"Un Isola nell'isola"


Col termine Giara sono indicati gli altopiani basaltici della Sardegna centro meridionale. 

Si pensa che l'etimologia del termine derivi dalla parola latina “glarea” ossia ghiaia, a causa della abbondanza di materiale lapideo che li caratterizzano. 

La Giara da un punto di vista geologico e' considerata un espandimento basaltico (42 Km quadrati) di forma pressochè tabulare originatosi da episodi di vulcanesimo pliocenici che hanno ricoperto le sottostanti marne mioceniche, prova esistente di tali eventi sono i due coni eruttivi Zepparedda e Zeppara Manna

La natura impermeabile del basalto porta durante, la stagione piovosa, alla formazione, in zone leggermente depresse, dei cosiddetti “Paulis” ovvero piccoli stagni temporanei che, durante tutta la primavera si popolano di numerose specie sia animali che vegetali.

L' elevata copertura vegetale del parco (oltre il 75% è ricoperto da boschi e macchia mediterranea), un' eccezionale percentuale di endemismi, la presenza di numerosissimi siti archeologici di diverse epoche e un ricco patrimonio faunistico fanno del luogo l' ambiente ideale per chi ama il contatto vero con la natura.

Il Museo della Musica


Gli strumenti della tradizione sarda 


A Tuili, ai piedi dell’altopiano della Giara, nella splendida cornice della villa padronale ottocentesca della famiglia Asquer e dei suoi annessi rustici, trovano oggi posto due nuovi percorsi museali:

• Il “Museo dell’olivo e dell’olio” : la tradizione millenaria dell’olivicoltura raccontata attraverso le immagini del tempo e i racconti dei protagonisti di allora.

Innestatori, potatori e raccoglitrici narrano la fatica del loro lavoro, partendo dall’innesto dell’olivo sull’olivastro per arrivare alla trasformazione delle olive in olio.

Zappe, macine, giare, tramandano la cultura dell’olio dall'Ottocento ai giorni nostri.

Una raccolta di strumenti semplici, come coltelli da innesto, zappe e picconi, immutati nel tempo, sono il preludio alla lavorazione nel frantoio alla cui innovazione Don Gavino Asquer aveva sempre dedicato particolari cure e attenzioni.

A testimonianza di questa sua dedizione Villa Asquer custodisce ancora oggi l’antico frantoio ottocentesco e i più moderni macchinari della seconda metà del 1900.

• Il “Museo degli strumenti musicali sardi” : mentre al pian terreno e nei casolari adiacenti pulsava il cuore produttivo dell’azienda della famiglia e dell’intero paese di Tuili, al piano superiore si svolgeva la vita familiare.

Un posto di riguardo è riservato alle launeddas, strumento sardo per eccellenza.

Una raccolta non solo da vedere ma soprattutto da sentire: la presenza del maestro Melis diffonde nella sala le melodie dell’antico strumento in canna.

Il Museo dedica particolare attenzione ai più piccoli e alle scolaresche, per i quali sono previste particolari attività didattiche

La Pro loco di Tuili

a cura dei volontari del servizio civile di Tuili


L’ associazione turistica pro loco nasce il 16 dicembre 1971, con l’ intento di valorizzare un territorio ricco di bellezze naturali  artistiche e storiche e renderlo accessibile a un numero sempre maggiore di persone.

Inseriti all'interno di una zona a forte attrazione turistica come è la marmilla, la nostra associazione nel corso degli anni ha cercato di integrarsi e interagire in modo costruttivo con tutte quelle associazioni siano private che pubbliche che si adoperano per rendere al turista una permanenza piacevole e istruttiva all'interno del nostro territorio.

Promuovere il turismo è diventato per noi un esigenza primaria, questo perché il potenziale economico che da esso ne scaturisce è molto probabilmente l’unico modo per rilanciare l’economia ormai logora della nostra zona che essendo priva di industria è destinata lentamente  ma, inesorabilmente a sopperire.

Intervenire in questo senso significa dare la possibilità a chi veramente ha voglia di crearsi da se un posto di lavoro e combattere cosi lo spettro della disoccupazione e dell’ immigrazione.
A fronte di un flusso turistico crescente che risulta essere in aumento anno dopo anno,  è necessario organizzarsi e impegnarsi in modo tale che il turista che attraversa il nostro territorio rimanga entusiasta della visita e perché no motivato a una successiva.

Promuovere un alternativa al turismo marittimo che permette la presenza in Sardegna di milioni di visitatori, significa adoperarsi in modo tale da far conoscere a tutti ogni angolo del nostro “habitat”, promuovendo ogni sua sfaccettatura e ogni suo particolare, in modo tale che ci sia un trasferimento di essi verso l’ interno.

Nasce da questo e da una ramificazione sempre più intensa di internet, la necessità di sviluppare uno spazio web dove promuoverci e farci conoscere, dove confrontarci con il resto del mondo e dove dare a tutti la possibilità di apprezzare ciò che per noi fa parte di un tesoro da custodire…

Scopri con noi il nostro territorio!






















Da non perdere

  • Carnivalend
  • Sagra da Su Pa(n)i Arrubiu
  • Sant'Antonio Abate
  • September in Tuili
  • Dancingin the Christmas


INFO - POINT

Via Amsicora, 3 - 09029 - TUILI (VS)

Phone  070 93 63 023
E-mail prolocotuili@tiscali.it


I Numeri del 2015

a cura di Bernardina Tavella, Responsabile Dipartimento Servizio Civile UNPLI


“Quest’anno la ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale coincide con l’avvio del Servizio Civile.

Un’opportunità in più per i nostri 933 volontari che prenderanno servizio in oltre 550 sedi di Pro Loco dislocate in 14 regioni italiane, per riscoprire e promuovere il grande valore della pace, della convivenza, della solidarietà, attraverso la ricerca, lo studio del nostro patrimonio materiale e immateriale.

I nostri progetti saranno strumenti per educare noi (Presidenti di Pro Loco e dirigenti UNPLI) e loro (Volontari) alla cittadinanza democratica, alla pace, ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia.

 Lo scambio di esperienze, di conoscenze, la messa in comune di prassi e metodologie, l’elaborazione, la produzione e la diffusione del materiale prodotto saranno la prova tangibile che solo attraverso la collaborazione, la sinergia, l’empatia, si possono realizzare grandi progetti finalizzati al rispetto della cultura e della storia di ogni essere umano.

Non è casuale che anche in questi anni si siano susseguiti atti di violenza e distruzione del patrimonio culturale di intere civiltà. Non è casuale che chi vuole sottomettere intere popolazioni ne distrugga l’identità culturale storica e sociale.

Noi, nel nostro piccolo, abbiamo il compito di difendere la nostra cultura e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Solo attraverso la conoscenza, l’educazione, possiamo sperare in una convivenza civile e dignitosa per ogni essere umano senza alcuna distinzione di razza, genere, religione, ecc…

La speranza, per i giovani che hanno concluso da poco il loro anno di volontariato con UNPLI, e per quelli che inizieranno a breve, è che questa sia la generazione destinata ad avviare un percorso che ci condurrà verso la fine di tante inutili distruzioni, attraverso la cultura dell’essere e del fare, attraverso la capacità di lettura e critica di tutto ciò che ci circonda.

In fondo è quello che ci chiede anche l’UNESCO che nel 2012 ha accredito l’UNPLI come associazione che opera in tutta Italia per la salvaguardia delle tradizioni locali in un’ottica di dialogo interculturale mondiale.”



Il Servizio Civile in Pro loco

"CRESCERE INSIEME"


Il Servizio Civile viene attuato attraverso l’approvazione di appositi progetti di impiego predisposti dalle Amministrazioni Pubbliche e dagli enti (rigorosamente non profit) che intendono concorrere alla realizzazione del servizio  stesso.

“Il Servizio Civile Nazionale, istituito con la legge 6 marzo 2001 n° 64, – che dal 1° gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria – è un modo di difendere la patria, il cui “dovere” è sancito dall’articolo 52 della Costituzione; una difesa che non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico.

Attraverso questa legge si intende dare anche una risposta alle richieste della società afferenti alla solidarietà sociale, alla tutela dei diritti, all’educazione, alla promozione della cultura, alla tutela del patrimonio artistico, ambientale,  alla cooperazione sia su base nazionale che internazionale.

Il Servizio Civile da la possibilità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.”


Principali obiettivi dei progetti: 


– Sensibilizzazione dei cittadini, tramite la diffusione di una Cultura Civica sui temi ambientali, sociali e culturali legati ai comportamenti e agli atteggiamenti individuali e collettivi;

– Operare a fianco delle pubbliche amministrazioni in termini di attenzione alle problematiche territoriali (considerata la notevole disponibilità a collaborare con le Pro Loco, impegnando strutture e professionalità in una sinergia operativa molto profonda);

– Catalogazione informatizzata e realizzazione di prodotti multimediali di beni presenti sul territorio;

– Realizzazione di attività di progettazione, programmazione di eventi con il coinvolgimento delle strutture pubbliche e private presenti sul territorio;

– Effettuare una ricerca, in una logica sistemica, di abitudini, folclore, tradizioni etc. legate  al passato ed in prospettiva futura;

– Un aggiornamento culturale ed operativo degli elementi sensibili della comunità, in ordine alla politica turistico-culturale (sempre più richiesto);

– Una verifica, insieme, delle esperienze finora compiute dagli operatori nel campo per poter eventualmente delineare un profilo della Pro Loco come struttura permanente di accoglienza, assistenza e promozione nella comunità;

– Una approfondita analisi dei risultati per arrivare ad una proposta operativa comune su tutto il territorio nazionale.

Un pò di Numeri...